La showgirl, ospite in esclusiva a "Verissimo", per la prima volta parla della sua seconda gravidanza
Seconda bimba in arrivo per Federica Nargi, ospite in esclusiva a
"Verissimo". L'ex Velina parla per la prima volta parla della sua
seconda gravidanza: "Mancano due mesi, sono appena entrata all’ottavo
mese, ma non ho ancora preparato niente. Sarà una bambina, regaleremo
una sorellina a Sofia". Nel corso dell’intervista con Silvia Toffanin,
rivela anche chi sarà a decidere il nome della futura bambina: "Sarà un
classico nome italiano e lo deciderà Sofia".
"Stiamo ancora decidendo, ma abbiamo dei nomi in ballo. In questo
momento ci sono tre nomi in lizza, ma sono molto indecisa. Uno di questi
è Bianca ma non sarà questo perché mia figlia ha altre idee.
Alessandro, invece, mi ha dato carta bianca, perché il nome Sofia l'ha
scelto lui" svela.
Una storia d'amore con il calciatore del
Sassuolo Alessandro Matri che dura da 10 anni e che, in futuro, potrebbe
essere coronata da un matrimonio: "Sicuramente sì, ne parliamo, ma
senza fretta. Vedremo quando. A marzo festeggeremo dieci anni di
fidanzamento. Ci amiamo ancora moltissimo perché ci sono dei pilastri
molto importanti nella nostra coppia, tra i quali la fiducia e la
complicità. Oggi siamo al massimo della nostra felicità".
In passato Federica è stata anche accusata di essere anoressica. Un tema
che l'ha toccata nel profondo, tanto che sui social ha voluto ribadire
la sua posizione: "In quel periodo Sofia aveva un anno e avevo ripreso a
lavorare. Stavo vivendo un periodo bellissimo della mia vita ma per
fare tutto al massimo ho subito un forte stress fisico e ho iniziato a
perdere peso. Era un problema anche per me, mi guardavo allo specchio e
non mi piacevo. Mangiavo di tutto ma continuavo a dimagrire. Leggere
quei commenti sui social mi ha fatto molto male, anche perché non volevo
essere un cattivo esempio. In famiglia – aggiunge - abbiamo dei casi
che ancora stiamo combattendo, quindi conosco l’argomento".
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sabato 19 gennaio 2019
Federica Nargi svela il sesso del bebè: "Regaliamo una sorellina a Sofia"
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sabato 11 novembre 2017
Dimagrire velocemente anche in ufficio si può, ecco come!
Fuori casa tutto il giorno? Nessun problema: ecco qualche piccola
strategia per perdere peso, restare in forma e sentirsi leggeri
Inutile nasconderlo: se lavoriamo in ufficio, sicuramente il tempo trascorso seduti alla scrivania e di fronte a un computer è tantissimo. Oltre a non far bene alla nostra postura, anche la linea necessariamente è messa a dura prova e una passeggiata in pausa pranzo per prendere una boccata d'aria purtroppo non è sufficiente. Evitare di prendere peso, o addirittura per perdere qualche chilo, e avere una pelle luminosa nonostante polvere e smog non è impossibile: basta uno stile di vita sano in grado di regalare benessere, vitalità e umore al top. Ecco quindi un piccolo vademecum da leggere con attenzione e... mettere in pratica!
Il buongiorno si vede dal mattino: una buona abitudine assolutamente da non perdere è quella di preparare un infuso a base di limone e zenzero da portarci al lavoro. Ricordiamo che per combattere la ritenzione idrica è importante bere molto durante la giornata: niente di meglio di una bevanda fatta in casa, genuina ed economica.
Occhio al break: interrompere un momento l'attività e prendersi qualche minuto di relax è sacrosanto, ma ricordiamo che il caffè può darci fastidio allo stomaco amplificando la fame. Nella nostra borsa (che è sempre troppo grande!) ricordiamoci di portare un frutto oppure una manciata di frutta secca o qualche cracker.
Pranzo sì, ma...: il tempo è poco per cui un rapido pasto al bar, un panino o lo snack alle macchinette non solo non gratificano il palato, ma oltretutto non saziano. Il trucco? A cena cuciniamo una porzione in più da mettere in una lunch box oppure mangiamo cereali integrali con yogurt bianco e frutta a pezzetti: gustosi e leggeri.
Inutile nasconderlo: se lavoriamo in ufficio, sicuramente il tempo trascorso seduti alla scrivania e di fronte a un computer è tantissimo. Oltre a non far bene alla nostra postura, anche la linea necessariamente è messa a dura prova e una passeggiata in pausa pranzo per prendere una boccata d'aria purtroppo non è sufficiente. Evitare di prendere peso, o addirittura per perdere qualche chilo, e avere una pelle luminosa nonostante polvere e smog non è impossibile: basta uno stile di vita sano in grado di regalare benessere, vitalità e umore al top. Ecco quindi un piccolo vademecum da leggere con attenzione e... mettere in pratica!
Il buongiorno si vede dal mattino: una buona abitudine assolutamente da non perdere è quella di preparare un infuso a base di limone e zenzero da portarci al lavoro. Ricordiamo che per combattere la ritenzione idrica è importante bere molto durante la giornata: niente di meglio di una bevanda fatta in casa, genuina ed economica.
Occhio al break: interrompere un momento l'attività e prendersi qualche minuto di relax è sacrosanto, ma ricordiamo che il caffè può darci fastidio allo stomaco amplificando la fame. Nella nostra borsa (che è sempre troppo grande!) ricordiamoci di portare un frutto oppure una manciata di frutta secca o qualche cracker.
Pranzo sì, ma...: il tempo è poco per cui un rapido pasto al bar, un panino o lo snack alle macchinette non solo non gratificano il palato, ma oltretutto non saziano. Il trucco? A cena cuciniamo una porzione in più da mettere in una lunch box oppure mangiamo cereali integrali con yogurt bianco e frutta a pezzetti: gustosi e leggeri.
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giovedì 9 novembre 2017
Pelle: quel che cʼè da sapere per conservare la bellezza dopo i 30
Qualche solco si fa vedere? Il make up non "regge" più come prima? Niente paura: ecco come conservare un aspetto giovane e fresco
Non è mai troppo presto perchè prendersi cura della pelle ora farà la differenza anche sulla bellezza futura. Con corrette abitudini e trattamenti giusti, si può contrastare efficacemente il fisiologico processo di invecchiamento: ecco qualche suggerimento per non temere gli effetti del tempo.Arrivate a questa fase della vita dobbiamo iniziare a pensare al futuro e le attenzioni da dedicare alla nostra pelle diventano fondamentali per il rinnovamento cellulare e per prevenire il progressivo processo ossidativo. Del resto, è proprio a partire dai 30 anni che iniziano a formarsi le prime, piccole rughe, vero e proprio segnale d'allarme. Ecco allora i consigli di bellezza per mantenere giovane l'epidermide il più a lungo possibile.
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lunedì 26 maggio 2014
La pelle non invecchia, si ossida
Definizione di ossidazione:
In chimica, si dice che un elemento subisce ossidazione quando subisce una sottrazione di elettroni, che si traduce nell'aumento del suo numero di ossidazione. Ogni ossidazione avviene contemporaneamente ad una riduzione in un processo che prende il nome generico di ossido-riduzione, spesso abbreviato inredox.
Una reazione di ossido-riduzione (reazione redox) è una reazione nella quale una sostanza perde elettroni:
la sostanza quindi perdendo elettroni (si ossida), mentre un’altra sostanza li acquista (si riduce). La specie chimica che si ossida cede elettroni ed aumenta il numero di ossidazione (> n.o.).
La specie chimica che si riduce acquista quegli elettroni, diminuendo il numero di ossidazione (< n.o.).
Ovviamente la specie chimica che si ossida funge da riducente mentre, al contrario, quella che si riduce funge da ossidante.
Ossidarsi significa quindi avere una carica più positiva (+) di prima e Ridursi significa avere una carica più negativa (-) di prima.
Ossidazione e Riduzione avvengono sempre contemporaneamente, per il trasferimento di elettroni da un atomo ad un altro.
In una reazione ossido-riduttiva il bilancio delle cariche deve essere uguale a zero.
L’ossidazione nel nostro organismo:
Il metabolismo cellulare e l’eventuale attivazione di processi reattivi (quali, ad esempio, l’infiammazione) o di disintossicazione, conferiscono al sangue circolante la capacità di ossidare, ossia di strappare elettroni o atomi di idrogeno a certe specie chimiche.
Il cosiddetto stress ossidativo si origina quando l'equilibrio tra reazioni di ossidazione e riduzione nell'organismo è sbilanciato in favore dei processi che promuovono l'ossidazione.
La misurazione dell'ossidazione:
Il d-ROMs test, l'unico test raccomandato dalla comunità scientifica internazionale e dall'Osservatorio Internazionale dello Stress Ossidativo, appare l'unico test attualmente disponibile per la valutazione dello stress ossidativo.
Una reazione di ossido-riduzione (reazione redox) è una reazione nella quale una sostanza perde elettroni:
la sostanza quindi perdendo elettroni (si ossida), mentre un’altra sostanza li acquista (si riduce). La specie chimica che si ossida cede elettroni ed aumenta il numero di ossidazione (> n.o.).
La specie chimica che si riduce acquista quegli elettroni, diminuendo il numero di ossidazione (< n.o.).
Ossidarsi significa quindi avere una carica più positiva (+) di prima e Ridursi significa avere una carica più negativa (-) di prima.
Ossidazione e Riduzione avvengono sempre contemporaneamente, per il trasferimento di elettroni da un atomo ad un altro.
In una reazione ossido-riduttiva il bilancio delle cariche deve essere uguale a zero.
L’ossidazione nel nostro organismo:
Il metabolismo cellulare e l’eventuale attivazione di processi reattivi (quali, ad esempio, l’infiammazione) o di disintossicazione, conferiscono al sangue circolante la capacità di ossidare, ossia di strappare elettroni o atomi di idrogeno a certe specie chimiche.
Il cosiddetto stress ossidativo si origina quando l'equilibrio tra reazioni di ossidazione e riduzione nell'organismo è sbilanciato in favore dei processi che promuovono l'ossidazione.
La misurazione dell'ossidazione:
Il d-ROMs test, l'unico test raccomandato dalla comunità scientifica internazionale e dall'Osservatorio Internazionale dello Stress Ossidativo, appare l'unico test attualmente disponibile per la valutazione dello stress ossidativo.
venerdì 23 maggio 2014
Invecchiamento cutaneo
L’invecchiamento
cutaneo è causato da due fattori: i fattori endogeni e i fattori
esogeni. Scopri come contrastarli e affrontare al meglio i cambiamenti
della pelle.
Questo processo ha origine dai cambiamenti che avvengono all’interno del corpo con il passare dell’età ed è un processo del tutto naturale; col tempo la produzione di estrogeni diminuisce, il rinnovamento cellulare rallenta e la pelle perde di elasticità e tono, questo porta la pelle a invecchiare.
Nel corso degli anni inoltre la capacità del corpo di produrre collagene diminuisce e l’epidermide perde di densità, assottigliandosi. Un altro fattore che condiziona l’invecchiamento cutaneo è la capacità delle cellule basali di proliferare che col tempo si riduce con il conseguente assottigliamento dell’epidermide e un calo della sua efficacia protettiva. A diminuire è anche la sintesi cutanea di vitamina D, che si abbassa fino al 75%.
Invecchiamento cutaneo esogeno:
Questo tipo di invecchiamento è invece dovuto a fattori esterni. Stress, stanchezza, abitudini alimentari sbagliate, esposizione al sole e fumo influenzano moltissimo la condizione della pelle perché ne abbassano le difese immunitarie rendendo più difficile per il corpo contrastare i radicali liberi.
Tra queste l’esposizione al sole è forse la più dannosa per la pelledetta anche photoaging, in cui si include anche l’abbronzatura artificiale. Una prolungata esposizione al sole senza un’adeguata protezione porta a un precoce invecchiamento della pelle, il segno che distingue questo tipo di invecchiamento cutaneo è l’elastosi, una condizione degenerativa del derma. L’elastosi può essere causata anche da un’eccessiva esposizione ai raggi UVA. La cosa migliore in questo caso è una buona prevenzione, utilizzare un’efficace protezione solare prima di esporsi al sole è l’unica arma che abbiamo e, contrariamente a quanto molti pensano, l’utilizzo della protezione non previene l’abbronzatura, ma al contrario idratando e proteggendo la pelle i filtri solari permettono un’abbronzatura più sana e duratura.
Invecchiamento cutaneo endogeno:
Si definisce
endogeno un processo dovuto a fattori provenienti dall’interno di un
organismo, in questo caso significa che l’invecchiamento cutaneo
endogeno è causato da fattori biologici e non da fattori esterni.Questo processo ha origine dai cambiamenti che avvengono all’interno del corpo con il passare dell’età ed è un processo del tutto naturale; col tempo la produzione di estrogeni diminuisce, il rinnovamento cellulare rallenta e la pelle perde di elasticità e tono, questo porta la pelle a invecchiare.
Nel corso degli anni inoltre la capacità del corpo di produrre collagene diminuisce e l’epidermide perde di densità, assottigliandosi. Un altro fattore che condiziona l’invecchiamento cutaneo è la capacità delle cellule basali di proliferare che col tempo si riduce con il conseguente assottigliamento dell’epidermide e un calo della sua efficacia protettiva. A diminuire è anche la sintesi cutanea di vitamina D, che si abbassa fino al 75%.
Invecchiamento cutaneo esogeno:
Questo tipo di invecchiamento è invece dovuto a fattori esterni. Stress, stanchezza, abitudini alimentari sbagliate, esposizione al sole e fumo influenzano moltissimo la condizione della pelle perché ne abbassano le difese immunitarie rendendo più difficile per il corpo contrastare i radicali liberi.
Tra queste l’esposizione al sole è forse la più dannosa per la pelledetta anche photoaging, in cui si include anche l’abbronzatura artificiale. Una prolungata esposizione al sole senza un’adeguata protezione porta a un precoce invecchiamento della pelle, il segno che distingue questo tipo di invecchiamento cutaneo è l’elastosi, una condizione degenerativa del derma. L’elastosi può essere causata anche da un’eccessiva esposizione ai raggi UVA. La cosa migliore in questo caso è una buona prevenzione, utilizzare un’efficace protezione solare prima di esporsi al sole è l’unica arma che abbiamo e, contrariamente a quanto molti pensano, l’utilizzo della protezione non previene l’abbronzatura, ma al contrario idratando e proteggendo la pelle i filtri solari permettono un’abbronzatura più sana e duratura.
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