domenica 12 marzo 2017

Pulizia della pelle: le sai tutte sullʼacqua micellare?

Un aspetto sano e giovane? Scopri le virtù dei nuovi detergenti
La bellezza di ogni donna si basa su alcune piccole regole. La prima, e più importante, è detergere tutti i giorni la pelle del viso.
L'acqua micellare è un aiuto prezioso per il nostro viso, costantemente esposto all'azione degli agenti esterni e con la sua pulizia non solo eliminiamo i residui di make-up, ma anche quelli di smog e polveri sottili che durante la giornata si depositano sulla pelle impedendole di respirare.


Liberare i pori ed eliminare le impurità significa preservare le funzioni naturali dell’epidermide e stimolarne il ricambio cellulare, lasciando il viso fresco e luminoso, pronto a ricevere i trattamenti successivi.
Oggi è molto diffuso l'utilizzo di acqua micellare, un prodotto per la pelle molto delicato le cui funzioni sono quelle di rimuovere completamente il trucco e mantenere pulito il viso; si tratta di una soluzione detergente a base acquosa, che permette di rimuovere i residui di trucco e le impurità da viso e contorno occhi, rispettandone la fisiologia.
Il prodotto si basa sulla tecnologia delle micelle, cioè molecole di tensioattivi che si riuniscono a formare delle piccole sfere in grado di inglobare ed eliminare le impurità e le tracce di smog, sebo e make-up.

L’acqua micellare può quindi essere utilizzata come struccante, detergente e idratante in un’unica soluzione, e poiché non contiene sapone o alcool è particolarmente indicata per le pelli secche e sensibili; ha il grandissimo pregio di non lasciare la fastidiosa sensazione di appiccicaticcio o peggio della pelle che tira.
Per utilizzare l'acqua micellare è sufficiente inumidire un dischetto di cotone con una piccola quantità di soluzione, quindi tamponare sulla pelle di tutto il viso, come per una normale operazione di rimozione del make-up. Il prodotto è capace di struccare con un gesto veloce, senza dover sfregare o irritare l'area; una volta applicato, non si sente la necessità di lavare la faccia una seconda volta o di usare il tonico; inoltre non intacca la carnagione, non altera il ph, non irrita e non richiede un ulteriore risciacquo al termine della sua applicazione.

In commercio ve ne sono di vari tipi: quella della linea Collistar Natura contenente la Stevia Italiana, un’erba spontanea dal sapore dolce, ricchissima di glucosidi e flavonoidi subito biodisponibili, ampiamente usata anche come dolcificante naturale; oppure si può optare per quella con la formula arricchita da vitamina B5 e glicerina idratante, adatta alle pelli più sensibili; c'è poi quella con acqua termale di Uriage dalle proprietà lenitive, che idrata e rinforza la barriera cutanea, il melograno delle azzorre e l'estratto vegetale con proprietà anti-microbiche e risananti che procura un’immediata sensazione di freschezza.

martedì 7 marzo 2017

Lo stile di Chiara Ferragni in poche mosse

Versatile e colorato, sempre al passo con le tendenze del momento, reinterpretate secondo i suoi gusti. Impariamo da lei

Partita da Cremona con un blog destinato a farla diventare quasi una leggenda, Chiara Ferragni è la regina indiscussa tra le blogger di moda. Icona di stile, adorata dai designer e richiestissima: qualsiasi cosa indossi diventa immediatamente la tendenza del momento. La si potrebbe definire un fenomeno di costume vivente, una trendsetter senza termini di paragone. Dietro il successo, i riconoscimenti, le copertine patinate, ci sono sempre i suoi look, con i quali ogni volta incanta e impressione fotografi e fashion insiders, tra una sfilata e un evento. Ma come si fa ad avere il suo stile?


Versatile e colorato, sempre al passo con le tendenze del momento, reinterpretate secondo i suoi gusti, è lo stile di Chiara.
Biondissima e sofisticata, non ha paura di risultare eccentrica con abbinamenti di stili, capi opposti per categorizzazione di utilizzo. Spesso rock, altre volte romantica, Chiara passa da un abito all’altro con la leggiadria di una farfalla.

Un minuto prima indossa sneakers e felpa e quello dopo è avvolta in un abito di brillanti da red carpet: Chiara sperimenta, senza paura, dalle coloratissime stampe alle mise vintage. Forse il suo segreto è la spensieratezza con cui porta ogni abito, ogni look. Senza preoccuparsi davvero degli abbinamenti, dell’occasione, del perché.

Come si fa ad avere il suo stile? Basta essere leggere, libere dalle regole. Basta indossare le scarpe da ginnastica anche quando si ha voglia di mettere una gonna di paillettes. Basta non domandarsi cosa penserà la gente vedendoti avvolta in una pelliccia grande e morbida come una nuvola.

Basta amare il vintage e saperlo integrare nella modernità di una moda che riscopre gli anni ’80.

lunedì 6 marzo 2017

Caffè e sigaretta: ecco perché “vanno d'accordo"

Sigaretta e caffè. Un binomio per molti inscindibile (e non proprio salutare), che oggi ha una spiegazione scientifica. Alla base vi è anche una questione genetica. In sostanza, coloro che hanno una particolare variante di un gene che predispone a fumare di più bevono anche più caffè e questo potrebbe dipendere dal fatto che la nicotina fa metabolizzare più rapidamente proprio la caffeina, rendendo necessario assumerne di più per avere la stessa 'scossa' di energia. 


A evidenziarlo è uno studio guidato da Marcus Munafò dell'Università di Bristol, nel Regno Unito, i cui risultati sono stati descritti sul New Scientist. Gli studiosi hanno analizzato il profilo genetico di 250mila persone da Norvegia, Danimarca e Regno Unito. Prendendo in esame le abitudini in fatto di consumo di bevande e fumo, la loro attenzione si è focalizzata su coloro che erano portatori di una particolare variante genetica che predisponeva a fumare di più. Dai risultati dell'analisi è emerso che chi aveva questa variante genetica beveva anche più caffè (o tè, nel caso del Regno Unito, ma ciò non cambiava la sostanza dello studio, in quanto questa bevanda contiene una sostanza identica alla caffeina, la teina). 
Non valeva però il contrario: assumere più caffeina non portava in sostanza a fumare di più. Sul possibile legame tra queste due abitudini un'ipotesi degli studiosi è che fumare faccia metabolizzare più rapidamente proprio il caffè, rendendo necessario berne di più per provare quella sensazione di energia tanto desiderata. Ma secondo Munafò è anche possibile che questo binomio sia dovuto a funzioni sconosciute della variante genetica che predispone a fumare di più.

venerdì 3 marzo 2017

Ogni quanto bisogna lavarsi i capelli? Il consiglio degli esperti è sorprendente

ROMA - Tutti, almeno una volta nella vita, ci siamo chiesti "Ogni quanto andrebbero lavati i capelli?". Con lo smog e la vita quotidiana siamo portati infatti a lavarli sempre più spesso. Ma il parere degli esperti sembra differire... 


Come riporta il sito del New York Times, Jeff Chastain, hair stylist di New York, afferma che i capelli delle donne andrebbero lavati non più di una o due volte alla settimana: "Meno shampoo - dice -  significa capelli più forti e più lunghi". Non è tutto, il parrucchiere americano dà anche un consiglio sorprendente: "Usate il balsamo al posto dello shampoo". Motivo? Ha minori proprietà detergenti ed è meno invasivo.  
Il consiglio è soprattutto per le donne con i capelli ricci che - secondo Chastain - avrebbero ancora meno bisogno di lavaggi. Per quanto riguarda gli uomini, l'hair stylist suggerisce di lavare i capelli con lo shampoo una volta a settimana e i restanti giorni con il balsamo. 
Ma se i capelli delle donne al secondo o terzo giorno di lavaggio diventano grassi? L'esperto consiglia lo shampoo secco.